effegi

Questo impianto di proprietà Idraqua Srl è stato progettato dall'Ing. Cantarini e l'Ing. Passerini in collaborazione con la Società E.S.E.A. 2G Srl che si è occupata della realizzazione di tutta la struttura e della parte elettrica e software di gestione.

Effegi Systems Srl ha realizzato tutto l'impianto oleodinamico, costituito dalla centrale oleodinamica e cilindri.



L’opera è collocata in alveo subito a valle del salto idraulico esistente. Per le caratteristiche di tale progetto, non si può parlare di vera e propria derivazione poiché l’acqua necessaria al funzionamento dell’impianto non è derivata al di fuori dell’alveo e non viene, quindi, reintrodotta.

Il flusso rimane tutto in alveo; non si crea alcuna zona di secca e nessuna riduzione di livello.

Le macchine idrauliche scelte per questo tipo di applicazione sono delle macchine a coclea e, la loro struttura prevede un alloggiamento a forma di truogolo all’interno del quale esse ruotano a una piccola distanza dal truogolo stesso. I truogoli impiegati in quest’applicazione sono di natura autoportante, studiati in modo da alloggiare e sostenere le macchine, i supporti degli alberi e i telai di supporto dei gruppi generatori. Le macchine idrauliche a coclea sono alloggiate nei rispettivi truogoli di supporto e fissate a essi mediante bullonatura. Esse presentano due supporti a cuscinetto di particolare costruzione che permettono la rotazione delle macchine idrauliche con elevato rendimento. I gruppi generatori e la relativa quadristica di potenza e controllo (quindi in sostanza la centrale) sono installati in opportuni vani collegati direttamente ai truogoli autoportanti. Le paratoie di macchina sono poste a monte delle macchine idrauliche e, in funzione del livello di monte del salto idraulico saranno aperte secondo una logica di massimizzazione dei rendimenti funzionali.

Uno degli elementi più innovativi dell’impianto descritto è il gruppo di valvole di regolazione flusso (PATENT PENDING EP 11002787) responsabili dell’alimentazione delle macchine idrauliche e del mantenimento inalterato del livello di monte del canale stesso.

Le macchine idrauliche sono state dimensionate per una portata nominale complessiva di circa 22 m3/s.

Fino questo valore di portata le valvole di regolazione sono chiuse, convogliando tutto il flusso del canale alle macchine che sfrutteranno il salto naturale senza cambiarne il profilo. Questo sarà possibile e garantito da due sensori di livello installati rispettivamente in prossimità del livello di alimentazione macchina e del livello del canale a monte del salto.

Le valvole sono azionate da un sistema oleodinamico e dalla gravità che, in caso di mancata corrente all’impianto o condizioni di emergenza , le aprirà automaticamente e istantaneamente scaricando completamente il flusso del canale dall’impianto mantenendo così inalterato il suo flusso naturale esattamente con i profili idraulici attuali. In sostanza l’impianto verrà, anche in questo caso, completamente escluso dal flusso d’acqua come se non fosse mai stato installato.

Concludendo, non saranno quindi presenti opere di sbarramento, presa e adduzione in quanto la funzione di tali manufatti sarà già presente nel processo  di tale impianto.

 

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO

Il sistema in progetto prevede lo sfruttamento a fini energetici delle portate ora fluenti nel Canale Scaricatore Pozzolo-Maglio in corrispondenza del salto idraulico in località Marengo nel comune di Goito. Le macchine idrauliche sono state progettate e dimensionate espressamente per questo sito idraulico e consentiranno elevati rendimenti di trasformazione delle energie, una semplice installazione e una riduzione quasi totale di opere civili.L’impianto, posto nell’alveo del canale, sfrutterà le portate del corso d’acqua fino a un valore limite, oltre il quale un dispositivo di regolazione, manderà in scarico le portate eccedenti, restituendole immediatamente al canale stesso e secondo il flusso originario. Con questo innovativo impianto si potrà utilizzare una portata variabile tra 1,2 e 22,2 m3/s, con un salto di circa 1,6 m, per la produzione di energia senza alterare in alcun modo l’equilibrio e l’utilizzazione del sistema attuale: infatti, la portata turbinata sarà restituita al Canale Scaricatore immediatamente a valle della sezione di alimentazione, mantenendo inalterato l’attuale ecosistema. Pertanto si può affermare che le opere in progetto non apporteranno nessuna modifica all’attuale regime idraulico del Canale Scaricatore, dei corsi d’acqua minori e dei fossi ad esso afferenti.

 

REGOLAZIONE DELLE PORTATE TURBINATE NEL CANALE SCARICATORE

Numerosi giorni durante l’anno la portata nello scaricatore è maggiore della massima turbinabile e che quindi vi è la necessità di una gestione delle portate che transitano nell’alveo attuale del canale e quindi dell’impianto. Il gruppo di macchine idrauliche a coclea è posto nell’alveo del canale scaricatore e appoggiato al fondo dello stesso mediante una struttura di carpenteria metallica fissata al fondo e ai fianchi del canale stesso. Tale struttura non pregiudicherà in alcun modo il normale flusso dell’acqua. Il flusso del canale sarà regolato da una serie di valvole deviatrici basculanti che, in funzione del livello a monte dell’impianto, regoleranno la portata alle macchine stesse e allo scarico diretto. Questo innovativo dispositivo di regolazione ( patent pending ep 11002787 ) dell’alimentazione permette lo sfruttamento ottimizzato dell’energia posseduta dall’acqua, consentendo l’installazione del gruppo di macchine idrauliche per tutta la larghezza del canale. Per portate superiori a 22,2 m3/s si attiveranno le suddette valvole di scarico diretto. La definizione della portata turbinabile avviene sulla base del mantenimento del livello massimo nominale (a portata nominale) coincidente con quello naturale, imposto a monte da un doppio sistema ridondante di rilevazione e gestito da PLC.

In questa maniera non verrà mai alterato il livello di monte naturale del corso d’acqua, cioè, le macchine processeranno la portata che arriva col suo livello proprio.

 

 

idrica1

 ANTE-OPERAM

Dislivello: 1,6 metri

Volume d'acqua al secondo: 1,2 ai 22,2 m3/s

idrica2

POST-OPERAM 

idrica4

CENTRALINA OLEODINAMICA PER LA MOVIMENTAZIONE DELLE PARATOIE A VENTOLA

Potenza centralina:15 Kw

idrica3

PARATOIE A VENTOLA DI REGOLAZIONE, CILINDRI OLEODINAMICI, GRIGLIE DI SICUREZZA.

6 Cilindri visibili: alesaggio Ø160 stelo Ø70 corsa 1800 mm + trasduttore lineare interno

6 Cilindri non visibili: alesaggio Ø80 stelo Ø45 corsa 1250 mm + trasduttore lineare interno

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